Sitting on a Tree di Alessandra Aghilar: maglieria per bambini

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Alessandra Aghilar, fondatrice di Sitting on a Tree

39 anni, mamma single di Giovanni, 7 anni.

Fin da bambina sviluppa una grande passione per moda e design che l'ha portata, dopo la nascita di Giovanni, a lanciare una linea di abbigliamento per bambini realizzata a mano e ispirata alla sua infanzia.

In che momento della tua vita è nato il desiderio di dare vita a questo progetto?

Ho sempre amato lavorare a maglia, all’uncinetto, ricamare. Ho imparato da bambina, con la mia nonna materna. Dopo la nascita di mio figlio Giovanni, sette anni fa, mi sono divertita a realizzare tante cose per lui: abbigliamento, accessori, giocattoli…
Così, un giorno, ho pensato che questa passione sarebbe potuta diventare più che un semplice hobby. Certo, tra quel giorno e il lancio di Sitting on a Tree sono passati molti altri, ma è stato il momento in cui, in un certo senso, l’ho concepito!

In che modo essere mamma ti ha aiutata o ispirata?

La maternità mi ha stravolto la vita, dal punto di vista sia personale che lavorativo, mi sono dovuta reinventare mille volte dopo la nascita di Giovanni, sia come donna che come lavoratrice. Sicuramente Sitting on a Tree è nato soprattutto grazie alla mia esperienza di mamma: ho sempre amato la moda, ma ho scoperto quella per bambini solo dopo la nascita di mio figlio.
Mi piace una moda che sia sostenibile, attenta all’ambiente e alle persone. E mi piace uno stile moderno, colorato, ma che sappia anche guardare al passato. Per questo ho avuto l’idea di una linea di maglieria, ma per bambini di oggi.

Ci sono stati momenti in cui, nel portare alla luce Sitting on a Tree hai pensato di non farcela? Cosa ti ha aiutato a superarli?

Ho ancora tanta paura e, onestamente, non credo ancora di poter dire di avercela fatta. Certo, lo scoglio di mettermi davanti al “mondo” e di dire: questa sono io e questo è un progetto in cui credo, è stato superato. E, probabilmente, quel salto nel buio è quello che faceva più paura in assoluto.
Mi ha aiutato avere amici e parenti che credevano in me e nel mio progetto. Ma soprattuto mi ha aiutato avere fiducia in me stessa e nel fatto che Sitting on a Tree era davvero un piccolo sogno che avevo voglia uscisse dal cassetto.

Come descriveresti i capi che realizzi?

Mi piace pensare a Sitting on a Tree come ad una linea di abbigliamento di “maglieria vecchio stile per il bambino moderno”.

Ricordi la prima vendita che hai fatto? Come ti sei sentita?

Il giorno del lancio avevo i crampi allo stomaco, letteralmente. Sitting on a Tree è talmente piccolo e nuovo che sono ancora nella fase in cui ad ogni ordine sento le farfalle nello stomaco e faccio unpiccolo balletto di gioia!

Hai un suggerimento o una parola di incoraggiamento per una mamma che senta di volersi reinventare e stia cercando la propria strada?

Sicuramente di avere fiducia in se stessa, capire quali talenti si hanno tutti ne abbiamo almeno uno) e se questi talenti possono essere trasformati in un lavoro. Il successo non arriverà da un giorno all’altro (cosa sia non l’ho ancora scoperto e credo di non averlo ancora raggiunto), ma se non siamo le prime a credere in noi stesse, non c’è nessuno che potrà farlo per noi.

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Foto di Giuli&Giordi, Giulietta Riva e Alessandra Aghilar

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