Non mi piace!

come comportarsi quando ai bambini non piace quello che hanno realizzato?

“Fa schifo!” "Non sono brava"!” “È brutto!”

A volte capita che mentre disegnano, creano o iniziano a sperimentare con la scrittura i bambini non siano contenti del risultato. La reazione istintiva di molti genitori, dettata dall’amore e dal desiderio di sostenere il proprio bambino o bambina, è di dire “Ma no amore è bellissimo!” o “A me piace un sacco!” Non c’è nulla di male in questo ma è probabile che non aiuti il bambino a sentirsi meglio, anzi, forse non si sentirà compreso nella sua frustrazione.

Cos’altro possiamo fare allora?

Innanzi tutto, se siamo curiosi di conoscere e capire meglio i nostri bambini possiamo fare qualche domanda esplorativa:

“Cos’è che non ti piace?”
“Non è venuto come volevi? Raccontami cosa avevi in mente.”

Poi, se vogliamo sostenere la loro resilienza, possiamo invitarli a capire come possono modificare il lavoro fatto per esserne più soddisfatti:

“Quindi vorresti cancellare questo pezzettino e farlo più grande?”
“Secondo te puoi rifare questa parte su un foglio nuovo e poi attaccarla sopra?”
“Mi sembra di capire che non ti piaccia come ti vengono questi alberi. Magari puoi allenarti a farli da un’altra parte e quando sei soddisfatta li fai sul tuo disegno.”

Queste domande sono solo esemplificative. La prossima volta che ti trovi davanti a tuo figlio insoddisfatto o frustrato, anziché rassicurarlo prova ad approfondire e vedi se riesci ad aiutarlo a trovare prima le parole per esprimere con più chiarezza quello che non gli piace e poi le soluzioni possibili.

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