Tre domande a Miriam Lepore, social media director e mamma

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Miriam Lepore

- Social media director, mamma di Matilda (3 anni) e Martino (2 mesi)

Miriam è una donna preparata, coinvolta, con tanti intiressi e uno spiccato senso dell'ironia.

È una "mamma dotata di buon senso" come direbbe lei. Affettuosa e pratica.

Ha una passione per i "reali" (che tra l'altro è il cognome di suo marito) e per il journaling.

C’è un mantra o un pensiero che ti aiuta quando arrivano quei momenti in cui la vita familiare sembra fuori controllo?

Non c’avevo mai pensato fino a qualche giorno fa.

Avevo passato una notte in bianco e invece di riposarmi alle 7 mi sono dovuta alzare per portare a scuola la mia prima figlia. Non so come sono riuscita a veicolare tutta l’ultima energia rimasta e a far filare tutto liscio, affrontando come un gioco ogni ostacolo che mi veniva messo davanti.

Tornando a casa mi sono detta che avevo fatto una trasformazione alla Sailor Moon. Quindi d’ora in poi se mi ricapiterà probabilmente invocherò il potere della luna.

Cosa ti è stato di aiuto nel passaggio da una a due figli?

“Ogni figlio è unico” dice l’introduzione di un libro di uppa, e così è. Vero però che tante cose si sono già passate e la paura e l’ansia della prima volta non ci son più, questo consente di essere più sereni e rilassati, più in armonia anche con l’imprevedibile, perché sappiamo che può capitare e siamo pronti ad affrontarlo.

Il tempo per te, quando e come si inserisce nelle vostre giornate?

Non sono capace di seguire un grande insegnamento: dormire quando i bimbi dormono. Di solito uso quel momento per recuperare cose da fare.

Non avendo aiuti esterni è ancora più complicato riuscire a incastrare tutto, ed è qui che viene fuori il gioco di squadra: siamo due genitori e ci facciamo carico dei figli secondo le loro e le nostre esigenze lavorative e personali. Senza distinzioni. E se ho bisogno di stare chiusa in una stanza da sola parlo di questa esigenza e capiamo insieme come fare. Stessa cosa al contrario.

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