Le parole sono importanti (soprattutto con i bambini)

Prosegue la serie di vignette ironiche per suggerire un cambio di sguardo (e ascolto) rispetto a certe frasi che diciamo ripetutamente ai bambini in modo automatico.

Parto con una precisazione per chiarire che siamo assolutamente d’accordo su un punto fondamentale: non possiamo comprare ai nostri figli tutto quello che vorrebbero (e forse nemmeno un centesimo di quello che vorrebbero). Non possiamo, anzi non dobbiamo, assecondare ogni desiderio dei nostri bambini. Ma possiamo ragionare insieme su COME diciamo di no e mettiamo loro dei limiti.

Torniamo ora un attimo alla vignetta. È chiaro che una persona adulta può decidere se fare un acquisto o meno, non ha bisogno del permesso del compagno o dell’amica, ma ai fini della relazione com’è diverso sentirsi dire “non pensarci neanche” oppure:

- È vero, ti starebbe benissimo. Hai una vera passione per i maglioni, eh? Ne hai tanti, sicura di volerne un altro?
- Queste vetrine sono una vera tentazione, difficilissimo passarci davanti senza farsi prendere dal desiderio di comprare qualcosa!


Credo tu possa sentire la differenza se ti immagini di ricevere la risposta della vignetta o una di quelle sopra.

E allora adesso ti chiedo: cosa vuoi che provi tuo figlio o figlia quando ti mostra qualcosa che gli piace? (Anche se non glielo comprerai!)

Ti invito a riflettere su queste parole della poetessa Maya Angelou: “People will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel” (le persone scorderanno ciò che hai detto, scorderanno ciò che hai fatto, ma non scorderanno mai come le hai fatte sentire).

Nella maggior parte dei casi, i bambini non ricorderanno se e cosa gli abbiamo comprato da piccoli (e se lo ricorderanno è probabile che sia qualcosa che hanno atteso e desiderato a lungo), ma ricorderanno il modo in cui ci siamo rivolti a loro (non in ogni singola occasione -capita a tutti di essere stanchi, di fretta o nervosi-, ma nella maggior parte delle nostre interazioni).

Ogni giorno possiamo scegliere (e migliorare) il nostro modo di comunicare. Gentilezza, chiarezza e fermezza sono alleati tra loro, non antagonisti.


Illustrazioni: Stella Santin per Il Genitore Consapevole
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L’istinto di controllare e dirigere i figli anche oltre la ragionevolezza

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“Finisci quello che hai nel piatto se no niente dolce!”