Invece di minacciare prova a giocare

Giocare con i propri figli risulta facile e istintivo per alcuni genitori e incredibilmente faticoso ad altri. 

Qualche giorno fa durante una sessione di parent coaching una mamma mi diceva: “Ho capito che a volte mi illudo di poter fare più in fretta usando modi sbrigativi, ma è esattamente il contrario: è la strada che sembra più lunga [quella dell’ascolto e del coinvolgimento] che ci consente di fare prima e soprattutto di fare col sorriso.” È esattamente così. 

Il gioco in questo ha un potere straordinario. Ti invito a pensare al gioco come a una lingua da imparare: una lingua che permette di creare maggiore connessione e comprensione tra adulti e bambini.

Giocare a volte è contro-intuitivo. Lo è perché spesso è proprio quando i bambini ci sembrano meno “simpatici” e “desiderabili” (come nella vignetta qui sopra per esempio) che hanno più bisogno di giocare. In quei momenti la nostra disponibilità nei loro confronti è limitata e tutto ci verrebbe in mente fuorché metterci a giocare. Eppure è proprio facendo un passo verso di loro che possiamo riuscire ad aiutarli a uscire dal vicolo cieco in cui si sono cacciati. 

Illuatrazioni: Stella Santin
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Che fatica giocare con i figli, ma che risorsa!

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Bias di conferma, etichette e genitorialità