Bias di conferma, etichette e genitorialità

Cos’è il bias di conferma?

Quando abbiamo un’idea rispetto a qualcosa, tendiamo a notare - e dare maggiore importanza - a tutti i dettagli, i fatti o le notizie che confermano quell’idea.

Il nostro cervello preferisce avere la dimostrazione che ciò che crede sia vero piuttosto che mettere in discussione le proprie convinzioni.

In che modo questo meccanismo umano influenza la genitorialità?

Se pensi che tuo figlio o figlia sia pigro, prepotente o maleducato, tenderai a notare tutte le cose che fa o non fa e che confermano quell’idea e tenderai a trascurare i segnali contrari.

Per questo lavorare sulle proprie convinzioni è fondamentale: perché le convinzioni influenzano la nostra percezione della realtà. Ogni volta che emettiamo un giudizio o mettiamo “un’etichetta” iniziamo inconsapevolmente a cercare i segnali che confermano quella specifica versione dei fatti.

Se prestiamo attenzione ai giudizi e li sostituiamo con una lettura più oggettiva o addirittura più generosa della realtà, inizieremo a vedere le cose da un’altra prospettiva e a prestare più attenzione a segnali che prima ignoravamo.

Se per esempio invece di pensare che mia figlia sia paurosa penso che stia cercando il suo coraggio, tenderò a notare ogni volta che fa qualcosa un pochino al di fuori della sua zona di comfort anziché rinfacciarle ogni cosa che non fa, facendola così sentire sempre meno sicura.

Il modo in cui intepretiamo i fatti influenza il modo in cui parliamo e quindi i feedback che diamo, ad esempio:
“mammamia hai paura di tutto”
verso
“ho visto che ti sei spinta un pochino più in là della vosta scorsa!”.

I feedback a loro volta hanno la forza di motivare o demotivare la persona che li riceve, in particolare se si tratta di un bambino, che si sentirà capace o incapace in base a ciò che sente dire ai suoi adulti di riferimento.

Una nota importante

Non basta dire a un bambino “vedo che stai imparando a gestire le tue emozioni” affinché lui riesca a farlo, ma se abbiamo impostato con lui questo lavoro e il bambino sta effettivamente facendo dei progressi seppur piccoli, il fatto che noi siamo in grado di notarli e di dargli un feedback che lui riconoscerà come veritiero, lo incoraggerà a continuare a lavorare in quella direzione.

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