I bambini ci guardano. Non solo i nostri.

Immagina di avere sempre gli occhi di un bambino che ti guardano.
Immagina che quel bambino diventerà ciò che vede.
Cosa vuoi che veda?

Se sei genitore lo capisci bene: si educa soprattutto con l’esempio.
 Ma l’educazione (e il benessere!) dei bambini è un fatto che trascende i confini della famiglia e delle istituzioni scolastiche.

Se sei qui a leggere anche se in questo momento non hai figli, grazie di cuore. Perché la responsabilità di formare gli adulti di domani è anche tua. Forse non te ne accorgi, ma ci sono bambini che ti guardano ogni giorno.

Quando getti una carta per strada anziché nel cestino.

Quando attraversi con il rosso anziché aspettare il verde.

Quando tieni la porta aperta per far passare una persona anziana.

Quando aiuti una mamma a portare un passeggino su dalle scale della metropolitana.

Quando alzi gli occhi dal telefonino e fai un sorriso.

“Mamma com’è stato gentile quel signore che ci ha aiutato.”

“Papà purché stanno urlando?”

L’esempio che diamo è sempre importante. 
Potresti avere un grande impatto sulla vita di un’altra persona e non saperlo mai.

Forse hai già avuto modo di vedere una campagna di comunicazione australiana dal titolo “Children see. Children do.”

È stata realizzata nel 2006 Napcan (National Association for Prevention of Child Abuse and Neglect), associazione che si occupa della tutela dei bambini. Le immagini sono molto forti, del resto l’associazione denuncia e tutela i bambini dal varie forme di violenza domestica. Ma se te la senti e non la conosci secondo me vale la pena vederla.

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Genitori e scelte

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L’istinto di controllare e dirigere i figli anche oltre la ragionevolezza