Sto facendo la cosa giusta con i miei figli?

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Starò facendo la cosa giusta? 
Sto dando il meglio ai miei figli? 
Come faccio a farmi ascoltare? 
Perché sembra che per le altre mamme sia più facile?

Ecco alcune domande che le donne e mamme  con cui lavoro o che mi scrivono sui social si pongono spesso. 

Scrivo questo post per sottolineare che per come sono formulate, queste domande non aiutano a trovare una soluzione o migliorare la propria situazione. 

Ecco un’idea su come riformulare affinché portino a risposte più utili: 

  • Starò facendo la cosa giusta? > Questo comportamento è in linea con i miei obiettivi genitoriali? Sono soddisfatta di come mi sono comportata, in base a quello che so sullo sviluppo dei bambini? Ho mostrato empatia? Ho ascoltato i suoi bisogni e accolto le sue emozioni?

  • Sto dando il meglio ai miei figli? > Sono completamente presente nel tempo che passo con i miei figli? Li osservo e seguo i loro interessi? Creo spazio per la loro curiosità dò loro la possibilità di esplorare o approfondire?

  • Come faccio a farmi ascoltare? > Come posso ottenere la collaborazione dei miei bambini? Ho espresso questa richiesta in modo chiaro? Le mie aspettative sono coerenti con la loro età e il loro sviluppo?

  • Perché sembra che per le altre mamme sia più facile? > C’è qualche aspetto della mia organizzazione familiare che potrei modificare per aumentare il mio benessere? Ci sono momenti della giornata in cui faccio particolarmente fatica? Dò ascolto ai miei bisogni? Riesco a ritagliarmi del tempo per fare quello che mi fa stare bene?

Cambiare il modo in cui parliamo a noi stesse, prima ancora che ai nostri bambini, è un passaggio fondamentale della genitorialità consapevole. 

Fare classifiche, paragonare i bambini o mettersi in competizione con altri genitori non ci aiuterà a crescere ed evolvere. Al contrario, sono modalità che alimentano la frustrazione e il senso di colpa. 

Che cosa ci è utile, allora, nel crescere i nostri figli?

1) concentriamoci sui nostri obiettivi, sui genitori che vogliamo essere e sulla relazione che vogliamo costruire con i nostri figli

Facciamo in modo che i nostri obiettivi siano l’unica unità di misura secondo cui giudichiamo le nostre azioni.

Ricordati che:

  • Non ci sono regole assolute che vanno bene per tutti, ma quello che funziona per te e per la tua famiglia in questo momento. 

  • Ascolto e osservazione sono più utili che imposizioni e divieti.
    La relazione è lo strumento più efficace che hai a disposizione per influenzare il comportamento dei tuoi figli. 

  • Si insegna soprattutto con l’esempio. 

2) concentriamoci sulle nostre priorità e i nostri valori

Non hai bisogno di dimostrare niente a nessuno, persone diverse hanno obiettivi, priorità e valori diversi, per questo scelgono di comportarsi in modo diverso.
Troppo spesso ci mettiamo in competizione ma è come paragonare unità di misura diverse: non possiamo giudicare gli altri secondo i nostri valori così come gli altri non dovrebbero farlo con noi. La cosa importante è essere consapevoli dei propri valori e avere chiaramente in testa le proprie priorità in modo che i nostri comportamenti siano guidati da queste anziché dal tentativo di compiacere terze parti. 

A che cosa dobbiamo prestare attenzione come genitori?

1) agli effetti di lungo periodo delle nostre azioni

Educare è un progetto a lungo termine, dobbiamo sapere che effetto avranno le nostre scelte, le nostre parole e le nostre azioni tra 5, 10, 20 anni, non sono oggi. Non si tratta di prevedere il futuro ovviamente, ma di capire come funziona il cervello dei bambini e in che modo apprendono. Non occorre una laurea per essere genitori, ma qualche informazione di base, molto buonsenso e una visione di insieme. 

Vuoi un bambino sottomesso e ubbidiente? > Che tipo di adulto pensi diventerà?
Vuoi crescere un adulto sicuro di sé che si senta al suo posto nel mondo? > Quali comportamenti oggi, ti posso aiutare a sostenere in lui lo sviluppo di queste abilità e quali invece le ostacolano?

2) ai nostri automatismi

Se vogliamo che i bambini imparino a controllare il loro comportamento, dobbiamo prima imparare a controllare il nostro. 

Quando sei stanca, stressata, quando trascuri te stessa e i tuoi bisogni troppo a lungo è facile ricadere in comportamenti che non sono in linea con i tuoi obiettivi. In questi casi tendiamo a reagire automaticamente anziché agire consapevolmente. Va bene, può succedere e succederà. 

Ricordati che: 

  • iconoscere i tuoi automatismi, i sentimenti e i pensieri che ti portano a comportamenti che non ti piacciono ti permetterà, nel tempo, di avere più controllo su te stessa

  • non è necessario essere perfetti per essere buoni genitori, l’importante è imparare dai propri errori e saper chiedere scusa

  • i bambini seguono il nostro esempio: quando sbagli, mostra loro come si può prendersi la responsabilità delle proprie azioni e riparare

  • prenditi cura di te, hai bisogno di stare bene e sentirti soddisfatta per poter mostrare empatia ai tuoi figli

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