“Mia figlia non mi ascolta” (non è vero!)

Spesso mi sento dire dai genitori: “Mi@ figlio@ non mi ascolta!”
È quasi sempre un’interpretazione errata della realtà. I bambini a volte non collaborano, non hanno voglia di fare ciò che chiediamo loro di fare. Ma ascoltano eccome.
E imparano sempre.


Ad ogni interazione il cervello dei bambini immagazzina, elabora e trasforma informazioni.
Imparano a trattare se stessi e gli altri dal modo in cui noi trattiamo noi stess@ e gli altri.

La prima vignetta è una conversazione realmente avvenuta tra me e mia figlia. La seconda è una conversazione che mi ha raccontato di aver avuto dalla scuola materna (ultimo anno). Ha riconosciuto la formulazione del ricatto e non lo ha accettato (come ha visto fare a me).

Da questo dialogo mi sono accorta però che le mancava un elemento costruttivo, così le ho chiesto: come si potrebbe trasformare quel ricatto in una proposta? Mi ha risposto così: “ Mi poteva dire: se mi presti il tuo bastone quando vuoi ti presto la mia bambola.”

Si può certamente affinare ma mi piace la direzione. Far fare questo sforzo cognitivo ai bambini è un’ottima palestra. La socialità è una competenza complessa, la si impara per imitazione, per tentativi e per errori.

Quanto all’ascolto, quando dici “mio figlio non mi ascolta” è probabilme che tu intenda “mio figlio non collabora quando gli chiedo di fare qualcosa che non ha voglia di fare.” Messo così, è un atteggiamento piuttosto comprensibile. Perfino noi adulti, con il nostro cervello pienamente sviluppato, siamo riluttanti a fare cose che non ci va di fare, anche quando magari sono “per il nostro bene”. Quando qualcuno ci chiede di fare qualcosa che non ci va, il modo in cui ci sentiamo all’interno della relazione con quella persona è determinante. Se ci sentiamo distanti, se pensiamo di essere stati trascurati ultimamente o di aver subito da parte sua una qualche ingiustizia, difficilmente raccoglieremo le energie necessarie a fare quella cosa che proprio non ci va. Al contrario, se proviamo affetto, gratitudine, se recentemente ci siamo divertiti insieme o abbiamo ricevuto un favore, probabilmente faremo ciò che ci ha chiesto. Per i bambini vale lo stesso. Per questo dico sempre che la relazione è alla base dell’efficacia e che quando abbiamo la sensazione che manchi ascolto non dobbiamo ripetere o alzare la voce, ma ritrovare la connessione che si è momentaneamente perduta.

Illustrazioni: Stella Santin per Il Genitore Consapevole
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Raccogliere, riciclare, inventare

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In una relazione forte c’è spazio per la delusione