Liberarsi di alcuni messaggi sbagliati sulla maternità

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Mettere sistematicamente gli altri prima di te significa disabituarli a vederti.

Quella tra genitori e figli è una relazione e in ogni relazione i confini sono fondamentali.
Siamo individui separati, ognuno con i propri interessi, le proprie passioni e i propri bisogni.
La sfida più grande è quella di trovare l'equilibrio giusto tra le esigenze di tutti per dare modo a ognuno di esprimersi, di crescere ed evolvere.
Comprese le madri.

Dobbiamo rivedere una serie di messaggi sbagliati legati alla maternità che hanno un effetto tossico su molte mamme:
- l'attaccamento non è fusione
- l'amore non è annullamento di sé
- la generosità non è sacrifico estremo

Vivere con queste idee sbagliate in testa ci porta a pensare che, alla fine, aver dato così tanto ci tornerà in qualche modo; che esserci sacrificate ci garantirà gratitudine eterna e amore incondizionato. E invece quello che fa è abituare gli altri a pensare che non abbiamo bisogno di niente, che nulla ci interessa realmente, che possiamo tranquillamente fare a meno. Ci trasforma in persone incapaci di chiedere ma spesso insoddisfatte, che tendono a soffocare i propri istinti e quando non ne possono più scoppiano in recriminazioni o lamentazioni che poi però non portano a nessun cambiamento.

Sta a noi darci valore. Sta a noi raccontare i nostri bambini che siamo persone complesse, che a volte hanno sentimenti contrastanti, che hanno sogni e desideri. Sta a noi chiedere quello di cui abbiamo bisogno, tracciare i confini tra il nostro tempo e il loro tempo, tra il nostro corpo e il loro corpo. Sta a noi prenderci cura di noi.

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