Anche i “bravi” genitori hanno bambini che a volte si comportano male

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“Ascolto con empatia, gli dedico del tempo speciale, ci divertiamo insieme, ma a volte mio figlio fa delle scenate tremende e mi crolla il mondo addosso. Mi chiedo che cosa sto sbagliando.”

“Quando si è messa a fare quella scenata al supermercato volevo sprofondare. Mi sono sentita addosso gli occhi di tutti e ho reagito male per dimostrare di avere il polso della situazione. Ovviamente non ho fatto che peggiorare le cose.”

Mi capita spesso di vedere o sentire genitori che si vergognano per un comportamento dei propri figli, che si sentono giudicati e si giudicano in base a quel comportamento. Ma i bambini, nel loro processo di crescita, DEVONO:

attraversare fasi oppositive,
provare emozioni forti e (a nostro avviso) sproporzionate,
sperimentare nuove modalità di interazione,
imitare i comportamenti che vedono fuori e dentro casa,
verificare cosa riescono a ottenere (o non ottenere) con un determinato comportamento.

È così che crescono, è così che imparano. È il loro mestiere.

Il nostro è quello di essere loro accanto, creare un contesto in cui l'amore, la cura, l'accettazione e l'esempio favoriscano lo sviluppo della regolazione emotiva e in cui limiti, regole, chiarezza, affetto e fermezza consentano ai bambini di orientarsi, capire come funziona il mondo e come funzionano gli esseri umani.

Quindi sì, anche i "bravi" genitori hanno bambini che (per fortuna) a volte si comportano male.

Non giudicarti in base ai comportamenti dei tuoi figli.
Scegli invece come rispondere a questi comportamenti.

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Vivere la genitorialità come un’opportunità di crescita personale